#30 LA SCIENZA E LA TECNICA DELLA COSA
Nonostante il prodotto sia semplice, i passi del suo ciclo di vita sono articolati. Vediamo questi passi
- Coltivazione del cotone
- Filatura e tessitura
- Produzione
- Vendita
- Consumo
- Riciclo o riutilizzo
Questi passi si svolgono in punti diversi del pianeta quindi dobbiamo parlare anche di trasporto.
Ma cominciamo dai campi di cotone
La produzione del cotone
Dove si produce il cotone
fonte Cotton incorporated
Dove viene prodotto il cotone? Come vediamo dal grafico del 2015 i paesi principali che producono metà del cotone sono India e Cina. Gli Stati Uniti sono sempre il terzo paese, e poi via via tutti gli altri. L’europa produce solo 1,3 milioni di balle, praticamente tutte in Grecia, e il resto in Spagna, numeri comunque irrisori se comparati anche solo alla vicina Turchia.
La produzione di cotone naturalmente può essere influenzata dai cambiamenti climatici se portano alluvioni e siccità possono compromettere parzialmente i raccolti, inoltre dato che Cina e India oltre a produrre sono anche dei paesi trasformatori il prezzo del cotone sul mercato può subire anche brusche variazioni quando questi paesi agiscono in maniera protezionista come nell’eccezionale picco del 2010-2011.
Come si produce il cotone
A seconda del paese la produzione del cotone può essere più o meno meccanizzata: negli Stati Uniti la produzione è automatizzata con l’utilizzo di grossi macchinari ma se ci spostiamo in India o in altri paesi produttori asiatici e africani la situazione che ci troviamo di fronte è probabilmente questa
Potrebbe esserci qualche vantaggio nel raccogliere il cotone a mano dato che è possibile effettuare una selezione, ma a mio parere nel mondo attuale si tratta di un lavoro meccanizzabile e che non contribuisce al miglioramento della società. Oltre a quello il lavoro minorile, e condizioni non lontane dallo schiavismo sono ancora parecchio diffuse.
Naturalmente al momento l’etichettatura del cotone prodotto in India, Cina o simili non è ancora ad un livello in grado di garantire che sia stato prodotto in modo minimamente equo, almeno nei casi dove c’è bisogno di una produzione di massa come H&M e Inditex (Zara) nonostante, per una questione etica e di immagine, molte grosse aziende stanno provando ad operare per migliorare le condizioni di produzione ad un minimo.
Le biotecnologie
Per completare il quadro dobbiamo fare un ulteriore passo indietro e vedere da dove proviene il seme e come viene coltivato. Il 95% del cotone indiano è GM, e percentuali simili si possono riscontrare negli Stati Uniti, sulla Cina non ho trovato una percentuale recente ma già nel 2004 passava il 60%. Il cotone quindi è sostanzialmente un prodotto GM, e oramai quasi tutti quelli che scelgono di non usare semi GM lo fanno per produrre cotone biologico, o per creare delle aree di rifugio.
Cosa sono le aree di rifugio? Il cotone GM come tutti gli altri sistemi insetticidi quando usati in massa selezionano una razza di “superinsetti”, e quindi occorre prevedere questa evenienza e prendere delle contromisure. Una contromisura è avere delle aree di rifugio composte da cotone naturale dove gli insetti resistenti possono accoppiarsi con insetti non resistenti.
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